Iguazù

Generate dal fiume da cui prendono il nome, le cascate di Iguazù fungono da linea di confine tra Argentina, Brasile e Paraguay. Formate da 275 salti d’acqua che raggiungono gli 80 metri di altezza, le cascate sono state dichiarate una delle Sette Meraviglie Naturali del Mondo e sono anche Patrimonio Naturale dell'Umanità. Immerse in una vegetazione subtropicale ospitano numerose specie animali: scimmie, varani, avvoltoi, 'cuì', tucani, alligatori, tartarughe, uccelli e farfalle di tutti i tipi, oltre agli immancabili 'coatì'.

Arrivando da Buenos Aires, normalmente si pernotta in hotel del lato argentino della cittadina e si inizia quindi la visita delle cascate da questo fronte: ci sono innumerevoli passerelle che costeggiano i salti delle cascate, ma ancora piu’ emozionante sarà raggiungere la famosissima “Garganta del Diablo”: ti troverai senza fiato sopra 80 mt di altezza dirompente! Tempo di visita stimato: 6 ore

Sono diverse le possibilità per completare questa escursione: puoi prenotare la “Gran Aventura” che, dopo un percorso in jeep di circa 5km immersi nella foresta subtropicale, ti fa arrivare a Puerto Macuco per imbarcarti su un gommone e navigare per 6km nel canyon, dove si affacciano le cascate, fino ad arrivare al Salto dei Tre Moschettieri e poi ancora…il gommone entrerà letteralmente sotto il Salto San Martin! Un’emozione imperdibile! Oppure, se hai calcolato o hai avuto la fortuna di essere qui nei giorni di luna piena, puoi visitare le cascate di notte con il romantico “Paseo de Luna LLena”; o ancora prenotare un esperto ornitologo per fare birdwatching; infine se sei particolarmente avventuroso, il “canopy” fa per te:   discesa in corda doppia e camminate, in maniera da abbinare l’ecoturismo con il turismo avventura. La maggioranza delle cascate sono nel territorio argentino, ma il lato brasiliano (600 metri), considerato il palcoscenico da cui ammirare le cascate, si ottiene una visione più panoramica della Garganta del Diablo e solo da questa parte sono fattibili i sorvoli in elicottero: 10 minuti di pura emozione!

Iguazù non significa però solo cascate: a circa 240 km infatti, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1984, si trovano le missioni gesuitiche di San Ignacio Minì, ancora in territorio argentino. Nonostante sia stata fondata nel 1632 in Argentina durante la Colonizzazione europea delle Americhe, è ancora possibile vedere alcuni edifici e spazi comuni ricreati dopo il restauro.

Prima di rientrare ad Iguazu’, si sosta alle miniere di pietre semipreziose di Wanda, considerate miniere a “cielo aperto”, dove si estraggono ametiste, agate, topazi, quarzi…solo per citare i piu’ importanti! Consigliamo un giorno in più di soggiorno per effettuare questa escursione. 

 

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